Descrizione
Tutti sanno cosa sono le zanzare, che ci disturbano con il loro suono e le loro punture dolorose. Con questo nome s’intendono più di 3000 specie di ditteri (ordine a cui appartengono anche mosche e tafani) e che é caratterizzato dalla presenza di un solo paio di ali, mentre l’altro paio é trasformato in strutture a forma di clava (bilanceri) con funzione sensoriale. Le zanzare appartengono alla famiglia dei culicidi e la loro vita si intreccia strettamente a quella dell’uomo, in quanto la maggior parte delle femmine di questa famiglia si nutre di sangue umano o degli animali domestici e, dal momento che quando la femmina punge l’uomo o un altro animale, gli inietta un po’ della sua saliva, se la zanzara é portatrice di parassiti, questi possono infestare il malcapitato; si tratta pertanto di insetti molto studiati perché trasmettono un gran numero di malattie eccone alcuni esempi:
nel 1878 sir Patrick Manson dimostrò che il Nematode Filaria bancrofti, responsabile della elefantiasi, ancora diffusa ampiamente in Asia, viene trasmesso da una specie appartenente a questa famiglia, del genere Mansonia; nel 1898 Grassi riuscì a mettere in relazione la malaria, malattia provocata da un protozoo, il Plasmodium, con i morsi della zanzara Anopheles; si tratta di una malattia che ha reso per lungo tempo inospitali le nostre coste e che attualmente miete vittime soprattutto nel sud del mondo:
Vi sono infatti 300-500 milioni di casi segnalati all’anno con un numero di morti pari a 1,4 - 2,6 milioni, soprattutto bambini africani, tanto da far ritenere la malaria una delle maggiori responsabili di mortalità infantile, paragonabile all’AIDS, le infezioni respiratorie acute, la tubercolosi.
Un altro culicide, l’Aedes, trasmette il virus della febbre gialla che nel 1804 provocò una grave epidemia anche in Italia, a Livorno, con la morte di 15000 persone; Il virus é endemico in molte zone del mondo; Altre specie, Phloebotomus trasmettono protozoi che provocano leishmaniosi. La malaria, malattia endemica in Italia, é stata debellata grazie ad un’accurata azione di risanamento delle zone costiere paludose ma nel nostro territorio sono presenti due specie di Anopheles e attualmente, con il moltiplicarsi dei viaggi per turismo o lavoro, nel nostro paese vengono segnalati 150 casi di malaria all’anno; teoricamente, quindi, la malattia potrebbe diffondersi nuovamente, in quanto la persona ammalata, potrebbe essere punta da un’Anopheles che a sua volta potrebbe trasmettere con la sua puntura il protozoo ad altri, in una catena infinita.
Ciclo vitale
Le uova di zanzara hanno bisogno di acqua per svilupparsi; le femmine depongono le uova nei fiumi, ristagni d’acqua contenuti in recipienti, per esempio sottovasi, nei cavi degli alberi, ecc.Alcune specie, come Aedes, depongono sul fango o sul terreno umido; le uova di queste specie resistono all’essiccamento anche per anni e schiudono quando le condizioni ambientali diventano favorevoli.Le zanzare del genere Mansonia depongono le loro uova sulla pagina inferiore delle foglie di piante acquatiche. Le uova vengono deposte in una struttura a forma di zattera e ciascuna aggregazione può contenerne sino a 400. Alla schiusa, le larve si disperdono, nutrendosi di frammenti di sostanze organiche; le larve respirano grazie alla presenza di un sottile tubicino che permette loro di sfruttare l’ossigeno presente nell’atmosfera. Le larve si cibano di detriti organici, batteri, protozoi, alghe; successivamente si trasformano in pupe e tali rimangono per 2-3 giorni. Finalmente, dopo circa una settimana dalla schiusa, si liberano gli adulti, che dopo 2-3 giorni sono pronti per intraprendere un nuovo ciclo vitale. Solo la femmina si nutre di sangue di animali a sangue caldo, mentre il maschio si ciba di nettare e di linfa di piante. Il maschio presenta lunghe antenne sfrangiate con cui cattura le vibrazioni provenienti dalla femmina.